MILANO FASHION WEEK F/W 2023/2024

Milano Fashion Week F/W 2023/2024 Woman’s Collection, cosa c’è da dire di più? Tutto e nulla, come ogni anno, come ogni appuntamento, ma partiamo dal tutto: cominciamo da Milano. 

Guido Piovene disse «Per capire Milano bisogna tuffarvisi dentro. Tuffarvisi, non guardarla come un’opera d’arte», e quale momento migliore se non la Milano Fashion Week Woman’s Collection? Con i suoi 165 appuntamenti — di cui 59 sfilate — è stata una settimana della moda che ha abbracciato tutte le zone della città accogliendo ospiti di calibro internazionale. Com’è accaduto anche per la Man’s Collection del mese scorso, anche questa volta tutti gli appuntamenti sono stati trasmessi su un maxischermo, questa volta in Piazza San Babila, proprio nel cuore del Fashion District. 

Quella del fashion è un’industria in costante movimento, così come lo è la pletora di eventi che l’accompagna: installazioni, presentazioni, esposizioni ed evento ibridi che hanno il solo obiettivo di mostrare le nuove proposte di marchi nazionali e internazionali. 

E Milano? Milano non delude mai, e lo status della sua Fashion Week è di prim’ordine, a dimostrarlo — come se ancora ce ne fosse bisogno — sono stati anche gli ospiti che hanno presenziato agli eventi. A bordo passerella da Fendi — tra gli altri — c’erano Chiara Ferragni, Donatella Versace e Christina Ricci. La sfilata di Prada — con i suoi severi parallelepipedi in cemento — non poteva non essere l’evento cult della settimana, non a caso nel parterre c’erano Emma Roberts, Maya Hawake e Sienna Miller. Se Etro — con i suoi abiti fluttuanti e i suoi tessuti opulenti — ha ospitato Bianca Balti, Moschino ha decisamente puntato tutto sulla provocazione e sulle apparizioni scenografiche. Rosa Chemical, infatti, ha presenziato alla sfilata del brand milanese con una gonna drappeggiata color vinaccia e degli anfibi abbinati. 

Come abbiamo detto, Milano non delude mai, e anche in questa Fashion Week i progetti, le presentazioni e le anteprime sono state molte. Oltre ai progetti Designers for the planet, A global movement to uplift underrepresented brands e MFW Forward, in quest’occasione le scuole di Moda milanesi hanno promosso degli Educational Talks. 

Dolce e Gabbana, invece, hanno rinnovato il loro impegno a sostegno dei giovani talenti ospitando il debutto dello stilista giapponese Tomo Koizumi. Noto per i suoi abiti coloratissimi tutti rouche e organza, Koizumi ha lasciato il segno nei due stilisti per la sua vitalità e questi abiti leggeri che trasmettono il processo creativo che vi sta dietro.

È quasi impossibile fare un riassunto completo di quelle che sono state le direzioni prese dai vari designers, anche se si può dire che il filo conduttore — immancabili eccezioni a parte — è stato il make-up: minimale in quasi tutti gli show — anche quando si è deciso di osare con ciglia finte colorate —, quasi nude.

E anche se — per dirla con Montale — Milano è un grande conglomerato di eremiti, rimane l’unico posto in cui essere se quello che ci interessa è la moda. 

Beauty is an attitude

Estee Lauder